Il Cagliari oggi ha giocato una partita superlativa, ha giocato con la mentalità di una grande squadra e ha vinto in modo limpido e netto, non soltanto nel risultato ma anche nella capacità di gestire le diverse fasi di gioco.
La partita si può dividere in tre fasi. Durante la prima, compresa tra il fischio d'inizio e il 20 minuto, le due squadre si sono date battaglia senza che una riuscisse a prevalere sull'altra. Dalle due parti sono stati commessi e subiti diversi falli, a dimostrazione del fatto che né l'Atalanta, né il Cagliari volevano cedere terreno e iniziativa all'avversario. Giocatori come Nainggolan e Rog si sono esaltati nella lotta per il possesso o il recupero del pallone, mentre Oliva, schierato da titolare in cabina di regia al posto di Cigarini, ha confermato di essere un giocatore in più sul quale il Cagliari può contare. A fasi alterne le due formazioni sono riuscite a portare le loro manovre fino alle opposte aree di rigore, ma Gollini e Olsen non sono stati chiamati ad interventi difficili. Le difese sono apparse ben registrate e sono riuscite a prevalere sugli attacchi. Maran aveva scelto due terzini, Cacciatore e Lycogiannis, dalle caratteristiche più difensive rispetto a Faragò e Pellegrini, proprio per dare maggiore solidità alla difesa centrale, formata da Klavan e Pisacane. Cacciatore e Lycogiannis però non si sono limitati ad eseguire una buona copertura sulle fasce laterali e, seppure non abbiano la stessa capacità propulsiva dei loro compagni, non hanno disdegnato di spingersi in avanti, riuscendo addirittura ad essere determinanti nell'azione del primo gol rossoblu.
La seconda fase della partita si è snodata tra il 20' e il 38' del primo tempo ed è stata caratterizzata dalla maggiore incisività dei due attacchi ma, soprattutto, dalla crescita inesorabile della squadra rossoblu. Già al 22' Rog, su preciso assist di Castro, avrebbe potuto segnare dopo avere bruciato sullo scatto il suo controllore ed essersi presentato di fronte a Gollini, che però è stato molto bravo a non farsi superare. Un minuto dopo Gomez conquista un calcio di punizione molto pericoloso perché vicinissimo all'area di rigore, quindi ideale per le capacità balistiche di molti giocatori atalantini, ma Ilicic ha sparato sulla barriera cagliaritana. Tra il 28' e il 29' prima Castagne e poi Nainggolan hanno tirato a rete sbagliando la mira. Nei cinque minuti seguenti la superiorità territoriale e di palleggio del Cagliari è diventata netta. Al 31' Joao Pedro ha tirato a botta sicura, dopo un'insistita manovra rossoblu dentro l'area bergamasca, ma la difesa un po' fortunosamente è riuscita a respingere. Al 33' il Cagliari ha guadagnato un calcio di punizione sulla trequarti sinistra. Lycogiannis fa spiovere dentro l'area avversaria un pallone ben calibrato sul quale Cacciatore interviene con un colpo di tacco sorprendente, tanto sorprendente che Pasalic non può evitare l'autogol. Il Cagliari ha cercato di approfittare dello sbandamento dell'Atalanta con altri tentativi di attacco, ma i padroni di casa hanno saputo reagire pericolosamente al 37', quando un gran tiro di Gomez è stato fermato dalla traversa e poi deviato in qualche modo in angolo da Olsen. Subito dopo l'Atalanta è rimasta in dieci per l'espulsione di Ilicic, colpevole di un brutto fallo sull'ottimo Lykogiannis.
A quel punto è cominciata la terza fase della partita, con l'Atalanta che cercava di attaccare per recuperare almeno il pareggio e il Cagliari che si disponeva in campo per controllare e fare partire il suo ormai ben rodato contrattacco ragionato. Già sul finire del primo tempo Simeone ha rubato palla ed è andato al tiro procurando un altro serio pericolo alla porta di Gollini, e subito all'inizio del secondo tempo Castro è entrato nell'area bergamasca ma è stato fermato all'ultimo, forse in modo falloso. Gli attacchi atalantini non si sono fermati, ma al 14' è arrivato il contropiede avviato da Oliva, portato avanti da Simeone e concluso dallo stesso giocatore uruguayano in modo mirabile, fiondando il pallone in fondo alla rete. Bisogna applaudire allo spirito della squadra di Gasperini che, ridotta in dieci e sempre esposta al pericolo del contropiede rossoblu, non ha smesso di cercare il gol, aumentando anzi la pressione negli ultimi quindici minuti di gioco. Castagne, Muriel, Freuler e Malinovskiy (subentrato a Gomez) non si sono risparmiati, ma il Cagliari ha corso soltanto un serio pericolo al 41', quando un bel tiro di Malinovskiy è stato ben parato da Olsen. Il risultato non è più cambiato.
Il Cagliari è uscito trionfante dalla sfida con una squadra che è tra le più forti del campionato. Non ha aspettato che l'Atalanta prendesse iniziativa e campo ma ha prodotto da subito i suoi attacchi, fino a costringere gli avversari ad arretrare e subire. Le parole sportive di Gasperini, subito dopo il fischio finale, dicono tutto, riconoscendo la superiorità del Cagliari quando le due squadre erano ancora in undici contro undici.
2 commenti:
È un sogno a occhi aperti una partita bellissima e appassionante.FORZA CAGLIARI avanti così!
Forza Cagliari sempre!!!
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