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31 ottobre 2019

Serie A. Cagliari - Bologna 3-2

Joao Pedro goleador del match
Il Cagliari è riuscito a vincere una partita molto difficile contro una squadra dalla grande e inesauribile carica agonistica. Il Bologna ha dimostrato anche di essere un gruppo tecnicamente valido e alcuni giocatori, soprattutto Orsolini, Soriano, Santander, Dzemaili e poi anche il subentrato Palacio, hanno messo alla frusta i difensori cagliaritani. In alcuni casi la retroguardia isolana, sotto pressione, ha commesso errori in disimpegno che avrebbero potuto favorire gli attaccanti bolognesi.
Con queste armi importanti il Bologna è riuscito dapprima a neutralizzare l'iniziativa che il Cagliari ha portato avanti quasi costantemente per i primi 15-20 minuti del primo tempo, poi a portarsi in vantaggio e a rendersi pericoloso in diverse occasioni anche durante il secondo tempo.
I rossoblu sardi sono stati padroni del campo almeno fino al 20', mentre il Bologna si è limitato a controllare e soltanto al 18' si è affacciato sulla trequarti cagliaritana, ma il tiro di Dzemaili è finito alto. Nel frattempo il Cagliari era andato al tiro con Simeone e Joao Pedro, ma nel complesso la sua manovra offensiva - a tratti impreziosita dalle giocate in verticale, rapide e precise di Nainggolan, Nandez, Rog, Pellegrini e Cigarini - non era riuscita a creare grandi pericoli alla porta di Skorupski.
Appena il Cagliari ha ridotto l'intensità del gioco per tirare un po' il fiato, nei minuti centrali del primo tempo, il Bologna ha preso a sua volta l'iniziativa e si è portato in vantaggio grazie ad un calcio di rigore causato da un fallo di Joao Pedro su Soriano e trasformato in gol da Santander.
Nei minuti successivi i felsinei, con azioni molto veloci, hanno continuato a mettere in difficoltà la difesa sarda, soprattutto con Orsolini, già protagonista nell'azione del rigore, che a destra in diversi casi ha puntato e superato Pellegrini.
Dal 27' (colpo di testa a lato di Simeone) il Cagliari è riuscito a riprendere in mano le redini della partita, andando alla conclusione ancora con il centravanti argentino e poi anche con Joao Pedro e Klavan. Il forcing è stato però poco incisivo e caratterizzato da poca lucidità al momento della finalizzazione e della conclusione. Diversi palloni sono stati persi e il Bologna non ha corso veri pericoli.
Il merito del Cagliari è stato quello di non perdere determinazione nel cercare di rimettere in piedi la partita. Subito all'inizio del secondo tempo è stato il Ninja a suonare la carica con un tiro forte ma fuori misura. Subito dopo, tiro-cross di Pellegrini controllato a centro-area da Joao che tira e segna il pareggio (3'). Le difficoltà per il Cagliari non sono però diminuite, perchè il Bologna ha reagito immediatamente con i tiri di Sansone e Santander e con un'azione offensiva abbastanza continua che, sebbene non particolarmente pericolosa, è riuscita però a tenere il Cagliari lontano dalla porta di Skorupski almeno fino al 22', quando Rog ha crossato in modo insidioso dentro l'area degli emiliani.
Poi Maran ha deciso gli inserimenti di Oliva e Castro al posto degli affaticati Cigarini e Nandez. La mossa ha portato i suoi frutti, perché la manovra cagliaritana, che si era spenta, ha ritrovato lucidità ed energia propulsiva, nonostante il Bologna continuasse a stare molto bene in campo. E al 28' un bel lancio di Nainggolan ha messo il Cholito di fronte al portiere avversario: tocco sotto dell'argentino e il Cagliari si è portato in vantaggio.
Da quel momento il Cagliari ha potuto giocare la partita come forse preferisce, cioè controllando l'iniziativa avversaria e costruendo fulminanti contrattacchi. Uno di questi ha permesso ai giocatori sardi di conquistare un calcio di punizione che Nainggolan ha tirato con forza, costringendo il portiere bolognese ad una difficile respinta con i pugni (35'). Tre minuti dopo Castro e Ionita (subentrato al Ninja) creano scompiglio in area felsinea e Joao Pedro approfitta per segnare la sua personale doppietta.
Chi si aspettava a quel punto il crollo del Bologna si è dovuto ricredere. Gli uomini di Mihajlovic hanno continuato ad attaccare, a costo di lasciare ampi spazi alle controffensive sarde, condotte soprattutto dai più freschi Castro e Ionita. Il secondo gol bolognese infine è arrivato, meritatamente, anche se provocato da una sfortunata doppia deviazione di Faragò e Olsen. Ma era troppo tardi, perché poco dopo sfumava anche il tempo di recupero.
Le due nobili decadute del calcio italiano hanno dato vita ad una bella partita, combattuta e viva fino all'ultimo. Entrambe stanno cercando di tornare a recitare un ruolo importante nel campionato di serie A e per quanto hanno fatto vedere fino ad oggi, in termini di risultati e di gioco, hanno buone possibilità di riuscirci.

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