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7 giugno 2019

Gli infortunati e la salvezza


Al di là dei limiti caratteriali e di gioco, più volte descritti sulle pagine di questo blog, il Cagliari ha sofferto per un certo periodo anche a causa dei numerosi infortuni. I tanti giocatori indisponibili non permettevano all'allenatore di mettere in campo la formazione migliore, né di operare in corso di partita i cambi che forse avrebbero permesso di rimediare ad un risultato negativo oppure, in caso di situazione bloccata sullo zero a zero, di raggiungere la vittoria. Ma quel periodo nero ha pesato in modo determinante sul rendimento della squadra di Maran? Io penso di no.
La prolungata assenza di Lucas Castro, indisponibile dal mese di novembre e fino quasi alla conclusione del campionato per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, ha sicuramente privato la squadra di un punto di forza. El Pata ha dimostrato di essere indispensabile allo sviluppo dell'azione offensiva e nel raccordo tra centrocampo e punte. Tornato in campo per disputare le ultime gare del campionato, pur non potendo garantire le ottime prestazioni a cui ci aveva abituato a causa della lunga inattività, ha subito illuminato le azioni rossoblu con le sue giocate raffinate. Valter Birsa, che era stato preso in gennaio per sostituire Castro, è stato fermato a sua volta da uno scontro di gioco con un avversario atalantino, scontro che gli ha causato una frattura al braccio sinistro. Anche lui è tornato disponibile abbastanza presto, ma, devo essere sincero, il calciatore sloveno non mi sembra all'altezza del compagno argentino e anche se la sua assenza si fosse prolungata non avrebbe comportato problemi insormontabili per il Cagliari.
Klavan, difensore centrale di esperienza e solidità non comuni, è un altro giocatore di cui si è sentita la mancanza. E' rimasto fuori per una tendinite che lo tormentava da quando giocava a Liverpool e che poi si è acutizzata. Fortunatamente è tornato in campo abbastanza presto e ha potuto aiutare Ceppitelli e Pisacane. Anche gli altri due difensori infortunatisi, Romagna e Cacciatore, non hanno tardato molto a tornare a disposizione e la duttilità di Padoin a giocare in diversi ruoli, anche da terzino, ha alleggerito i problemi dell'allenatore.
Diverso il discorso che faccio per Cyril Thereau, perché l'esperto attaccante francese (bloccato dall'elongazione del bicipite femorale della gamba destra) poteva rappresentare, almeno secondo me, la seconda punta che mancava al Cagliari per aumentare la potenza di fuoco in attacco. Pavoletti-Thereau sarebbe stata una coppia, nelle condizioni migliori, da 25-28 gol (tanti per il Cagliari). Ma la punta arrivata in prestito dalla Fiorentina non ha mai recuperato pienamente dall'infortunio e nelle rare occasioni in cui Maran lo ha fatto scendere in campo non abbiamo potuto vederlo al meglio della condizione. Tra gli attaccanti si è infortunato anche Cerri, ma non penso che questo possa avere rappresentato un vero problema, perché il giovane centravanti non mi sembra ancora pronto per competere nel campionato di serie A. E si è infortunato anche Despodov, che per quello che abbiamo visto sembrava in grado di dare il suo buon contributo, ma Maran lo ha utilizzato poco e niente.
Concludendo, è vero che alcuni infortuni (Castro e Klavan) hanno messo in difficoltà l'allenatore, ma è anche vero che i giocatori sono tornati quasi tutti disponibili tra marzo e aprile, quando si dovevano giocare le partite fondamentali per la salvezza. Inoltre è vero che Maran ha fatto a meno di diversi giocatori, o li ha utilizzati pochissimo, anche quando erano disponibili. Infine, indipendentemente da chi è sceso in campo, le armi davvero decisive per evitare di avvicinarsi troppo alla zona retrocessione sono state testa, corsa, orgoglio e coraggio.
Quindi il periodo nero degli infortuni non ha pesato più di tanto sull'andamento del campionato rossoblu, né per quanto riguarda il raggiungimento della salvezza, né per quanto riguarda il mancato raggiungimento del decimo posto. La verità è che il Cagliari ha smesso di giocare con la giusta intensità subito dopo la vittoria sul Frosinone, quella che ha sancito la salvezza virtuale. I rossoblu si sono complicati la strada verso la salvezza matematica (raggiunta soltanto alla penultima giornata grazie al gol strepitoso di Pavoletti contro il Genoa), proprio quando erano praticamente al completo. E così è sfumato anche il decimo posto, grazie (si fa per dire) alla serie negativa fatta di un pareggio e quattro sconfitte con cui il Cagliari - al completo - ha chiuso la stagione.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Tanti cornetti rossi per tutti e medicina del occhio generale? 😂

Anonimo ha detto...

...se proprio non funziona il resto!