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21 febbraio 2019

A Genova per vincere

Pensare di andare a casa della Sampdoria per vincere è troppo azzardato? Io credo di no, se il Cagliari saprà ripetere la partita determinata che abbiamo visto contro il Parma. Il momento psicologico è dalla nostra parte, perché i rossoblu hanno ritrovato la vittoria, pure in rimonta, dopo un lungo periodo nero e quella vittoria li ha riportati nel mondo dei vivi, li ha ricaricati di entusiasmo e di fiducia nei propri mezzi.
Al contrario, la Sampdoria affronterà il Cagliari dopo tre sconfitte consecutive, di cui una casalinga contro il malandato Frosinone. Il morale fra i blucerchiati non è altissimo, anche se tutto l'ambiente a cominciare dall'allenatore Giampaolo vorrebbe riprendere subito il cammino verso una posizione di classifica che consentirebbe l'accesso alla Europe League.
Bisogna tenere conto che fino ad oggi il cammino della Samp è stato abbastanza schizofrenico, fatto di partite giocate e vinte molto bene ma alternate ad altre in cui la squadra di Giampaolo è apparsa la brutta copia di se stessa. Gli scivoloni interni, come quello recente contro il Frosinone o quello rimediato nel girone di andata contro il Torino (1-4) dimostrano che i doriani non sono sempre in grado di mantenere un assetto di gioco equilibrato, che gli consenta di controllare la partita per impedire all'avversario di sviluppare pericolosamente le ripartenze. Forse soprattutto quando mancano alcuni giocatori importanti, proprio come accadrà domenica. Giampaolo lamenta le assenze di Ramirez, Barreto, Linetty e forse anche Jankto, praticamente tutto il centrocampo titolare. Il Cagliari non ha certo l'infermeria vuota, però può contare su un Pavoletti in grande forma e su uomini sempre molto affidabili come Cigarini, Padoin e Barella.
Secondo me ci sono le condizioni per cercare la vittoria come primo obiettivo, senza accontentarsi del pareggio che comunque non sarebbe da buttare. Il Cagliari per vincere dovrà fare un ulteriore passo in avanti e questo non è facile, perché l'ultima vittoria è arrivata contro una squadra che diventa davvero pericolosa solo non sei bravo a controllare le sue ripartenze, domenica invece bisognerà cercare di annullare una squadra che è abituata a fare la partita e ad imporre il proprio gioco agli avversari. Ma il Cagliari in fiducia del condottiero Padoin ce la può fare.

3 commenti:

flamparaddidle ha detto...

Ciao Francesco. Scopro ora il tuo blog. Complimenti vivissimi. Il tuo articolo lo tovo assolutamente condivisibile. Come postato sul canale YouTube di Andea Mereu ritengo fondamentale sia per la gara con la Doria che per il proseguimento del campionato, l'aspetto caratteriale. Per quest'anno dovremo rassegnarci ad ambire a prospettive tecnico tattiche differenti da quelle viste fin'ora. I fattori motivazionali saranno, come lo furono nella scorsa stagione, le uniche nostre armi a disposizione congiuntamente al calore ed il sostegno dei meravigliosi tifosi rossoblu. Il prossimo anno, piuttosto, vorremo vedere dei progetti e programmi seri, competenti e lungimiranti da parte della società, oggi assolutamente assente e non all'altezza delle aspettative che meriterebbero avere tutto il popolo sardo

flamparaddidle ha detto...

A scrivere il commento di cui sopra è flamparaddidle. Ciao Francesco

Anonimo ha detto...

Ciao flamparaddidle, innanzitutto grazie per i complimenti, mi fa piacere averti come lettore (e ovviamente anche come follower, se vorrai). Le cose che dici nel commento al mio post mi trovano d'accordo, anche se temo che fino a quando non sarà concluso il capitolo stadio, la linea della società continuerà ad essere questa, un po' indeterminata, un po' senza capo né coda, diciamocelo francamente...
A presto