Coppa Italia. Cagliari-Pisa 3-1. Sì, possiamo tirare un sospiro di sollievo. Le amichevoli non avevano dato responsi molto incoraggianti in vista dell'inizio del campionato, pur con tutte le attenuanti del caso. La prima partita con in palio qualcosa che conta, invece, ci ha restituito un Cagliari più cosciente di sé, capace di prendere e di tenere l'iniziativa, capace di costruire buone trame offensive, capace di non rischiare praticamente niente in difesa.
Sono piaciuti Dalbert e Zappa, instancabili sulle corsie laterali e pronti a buttarsi in area per sfruttare l'occasione (palo del cursore destro). Vedremo se Semplici a sinistra vorrà puntare tutto sull'offensivo esterno brasiliano (contro il Pisa era facile osare) oppure se in campionato preferirà la maggiore esperienza e vocazione difensiva di Lykogiannis.
Sono piaciuti Strootman, Marin e Deiola, il primo ha usato al meglio le chiavi del centrocampo, gli altri due hanno fatto le mezze ali classiche, ruvide quando serve e abili a inserirsi in area e a trovare anche il gol (pregevole quello del rumeno).
Godin ha giocato da titolare dopo il mare di polemiche nel quale rischiava di scomparire. Bravo anche lui, sicuro in mezzo alla difesa, sempre insidioso in area avversaria (l'autogol pisano è merito della sua impeccabile deviazione di testa a cercare il tocco vincente di un compagno). Ora, visto che la società non dovrà fare fronte al super ingaggio di Nainggolan, forse si potrebbe vedere di tenere in rossoblu il campione uruguaiano.
Bene in generale tutta la squadra, soprattutto nel primo tempo e senza dimenticare che il Pisa non ha costituito un ostacolo arduo. E con la consapevolezza che alcune cose dovranno essere corrette (ad esempio il grande numero di passaggi sbagliati, imprecisi, fuori misura). Aspettando la forma migliore di Joao e Pavoletti, che sembrano ancora un po' in ritardo di condizione, e qualche indispensabile rinforzo dal mercato, perché Nainggolan, Nandez e Rog (per motivi diversi) non risponderanno "presente" all'appello.
Maiorca-Cagliari 1-0. L'ultima partita di preparazione in vista dell'inizio della nuova stagione (contro il Pisa, in Coppa Italia) non ha attenuato i dubbi sulla situazione del Cagliari. Al di là della sconfitta, al di là delle occasioni costruite da loro e da noi (più da loro che da noi), la squadra di Semplici ha confermato i limiti che erano emersi nella trasferta di Augsburg e che le facili vittorie contro le troppo morbide Vicenza e Olbia potevano solo mascherare. Il Cagliari non è ancora pronto per il campionato. I problemi sono sia nella tenuta difensiva che nella costruzione della manovra.
Ad Augsburg i rossoblu erano stati travolti dagli scatenati tedeschi con tre gol segnati nel primo tempo, a Maiorca è accaduto lo stesso, anche se con un passivo minore (grazie a due o tre paratone di Cragno). Se la partita si fa su ritmi non particolarmente alti, allora il sistema difensivo cagliaritano tiene abbastanza bene; ma se gli avversari danno maggiore velocità e frequenza agli attacchi, allora arrivano puntuali i gol.
Semplici chiede ai suoi giocatori di costruire la manovra dal basso, secondo quello che è ormai un "must" del calcio odierno. Possesso palla, fraseggio tra difensori e centrocampisti, aspettando il momento buono per la verticalizzazione giusta. Niente di sbagliato, ma i giocatori di Semplici non riescono ancora ad eseguire il compito con la velocità necessaria. Questo comporta sia il rischio di perdere il pallone a ridosso della propria area di rigore, sia la poca efficacia dell'azione d'attacco, che in molti casi viene neutralizzata dal pressing avversario.
Alcuni giocatori sembrano già pronti atleticamente (Marin, Strootman, Dalbert), ma diversi altri no. Quando tutta la squadra raggiungerà la condizione ottimale, le cose certamente miglioreranno. Ma per risolvere i problemi alla radice bisognerà aspettare il completamento della rosa. Aspetta di essere coperto, soprattutto, il ruolo chiave tra centrocampo e attacco che il progetto tecnico vorrebbe affidare a Nainggolan. Ma il belga non è ancora con i rossoblu e il suo attuale supplente, Pereiro, dimostra di non potere fare il lavoro del Ninja.
Anche quest'anno la preparazione prosegue ad Aritzo
Vicenza-Cagliari 0-3. Il vecchio Lanerossi è sempre un osso duro, anche oggi che sta tra le squadre di serie B. La sua tradizione calcistica è lunga e importante, e la sua tifoseria calda esige sempre prestazioni di carattere, anche e soprattutto contro avversari di categoria superiore. Ecco quindi subito i biancorossi all'attacco, a tenere palla e sviluppare aggressività in ogni zona del campo. Per buoni dieci minuti questo atteggiamento ha impedito al Cagliari di fare la sua partita.
Poi i rossoblu sono venuti fuori. Innanzitutto per merito di uno Zappa in grande forma, che ha messo alla frusta il settore difensivo veneto di sinistra con accelerazioni e penetrazioni in area. Un suo assist ha permesso a Marin di portare in vantaggio il Cagliari. Quindi per merito di un gruppo che ha dimostrato di volere partire subito con il piede giusto questa volta. Le lezioni tecnico-tattiche di Semplici sembrano essere state già assimilate in buona parte dai calciatori. Sono piaciute le verticalizzazioni veloci per le punte o per gli esterni subito dopo il recupero-palla, sono piaciuti i fraseggi ritmati negli spazi stretti, fatti sia per venire fuori dalla pressione vicentina, sia quando si trattava di aprire il sistema difensivo dei padroni di casa.
Pavoletti, subentrato al solito Simeone volenteroso e sciupone, sembra davvero tornato ai tempi migliori; l'assist è ancora di Zappa e la testa del livornese non fallisce. Poi tanti cambi, da una parte e dall'altra, e il terzo gol cagliaritano firmato dal debuttante Dalbert, veloce e intraprendente come lo si aspettava, che ha giocato davanti a Lykogiannis. Sembra chiaro che Semplici veda il brasiliano come un centrocampista esterno e che non voglia rinunciare al greco sulla corsia sinistra.
Conferme: la solidità a tutto campo di Strootman, la presenza lucida e puntuale di Marin, la buona affidabilità di Walukiewicz e Carboni, la sicurezza di Cragno, che ha dovuto fare una sola vera parata, ma decisiva. Sorprese positive: Altare, che ha giocato una partita quasi da veterano di mille battaglie, Ceter, bravo a fare l'attaccante esterno e straripante nella progressione.
La prima partita. I rossoblu la giocano cinque giorni dopo l'arrivo a Pejo, il 17 luglio, contro il Real Vicenza. La squadra veneta è una compagine di calciatori giovani e altri svincolati, che dal 2010 al 2015 ha partecipato ai campionati minori regionali e poi alla Lega Pro. Per i rossoblu è uno sparring-partner adatto ad una prima sgambata, utile a fare guadagnare confidenza verso le idee tecnico-tattiche dell'allenatore. Finisce 16-1 per il Cagliari, con Simeone autore di cinque gol, Ceter, di ritorno dal prestito al Pescara, Cerri e Joao Pedro autori di una tripletta a testa. Un gol anche per Pereiro e un autogol completano il bottino cagliaritano.
Poco da dire sotto l'aspetto sostanziale, data la poca consistenza dell'avversario. Vale la pena notare soltanto la personalità messa in mostra da Strootman, sia nel possesso-palla e sia negli inserimenti in area avversaria a cercare la rete.
Ieri, 21 luglio, partitella in famiglia decisa da due gol di Simeone, che quindi sembra dimostrare di avere ritrovato una buona confidenza con la rete. Primi calci al pallone per Dalbert, che dopo la firma contrattuale aveva raggiunto i compagni a Pejo in mattinata.
Ritiro a Pejo. Dopo il pre-raduno di Asseminello, dal 12 luglio squadra in ritiro nella località trentina, ormai sede abituale della preparazione estiva pre-campionato. I calciatori convocati da Semplici.
Portieri: Simone Aresti; Giuseppe Ciocci; Alessio Cragno.
Difensori: Salvatore Boccia; Andrea Carboni; Luca Ceppitelli; Charalampos Lykogiannis; Adam Obert; Alessandro Tripaldelli; Sebastian Walukiewicz; Gabriele Zappa.
Centrocampisti: Roberto Biancu; Fabrizio Caligara; Nicolò Cavuoti; Alessandro Deiola; Riccardo Ladinetti; Razvan Marin; Christian Oliva; Marko Rog; Kevin Strootman.
Attaccanti: Alberto Cerri; Damir Ceter; Joao Pedro; Leonardo Pavoletti; Gaston Pereiro; Giovanni Simeone.
A questi si aggiungeranno Diego Godin e Nahitan Nandez, di ritorno dalla Coppa America. In attesa di nuovi arrivi e partenze, secondo quanto la società rossoblu farà sul mercato.
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