Cagliari - Roma 3-4
1 marzo. Questo risultato cambia definitivamente il campionato del Cagliari, che da oggi dovrà dimenticare l'Europa e puntellare la sua classifica per confermarsi in serie A. Resta da vedere quale sarà la sorte dell'allenatore. Nuova partita, vecchio copione. Il Cagliari di Maran è sceso in campo con il solito atteggiamento prudente e la solita idea tattica. I rossoblu hanno provato ancora una volta a fare il gioco che li aveva resi grandi nel girone d'andata, ma anche stavolta non sono riusciti nell'intento. La Roma, portando il suo pressing fino sulla linea dei difensori rossoblu, è riuscita a neutralizzare le azioni del Cagliari sul nascere, spingendo i giocatori cagliaritani a commettere molti errori nella fase di transizione. Questi errori, oltre a vanificare i contrattacchi sardi, hanno permesso alla squadra di Fonseca di rendersi subito molto pericolosa. Tre grandi parate di Olsen e un intervento disperato di Pisacane hanno temporaneamente salvato la porta del Cagliari dagli assalti di Mkhitaryan, Kalinic, Under e Perez. Dopo il 15' la Roma ha diminuito la spinta e il Cagliari è riuscito a portarsi in vantaggio poco prima della mezz'ora con il primo vero tiro in porta, una prodezza balistica di Joao Pedro, ben lanciato da Oliva. I giallorossi hanno reagito subito e nel giro di un minuto Kalinic ha pareggiato con la complicità di Pellegrini, autore di un rinvio sbagliato in area di rigore. Il Cagliari, che ha pagato anche le evidenti difficoltà tecnico-atletiche di un reparto difensivo che non può contare solo sul solito Pisacane per stare in piedi, dieci minuti dopo ha subito il raddoppio di Kalinic. Il tracollo rossoblu è proseguito nella ripresa, con Kluivert che prima ha colpito la traversa e poi, intorno al 20', ha messo a segno il terzo gol romanista. Solo a quel punto Maran ha deciso di dare più forza offensiva alla sua squadra, mandando in campo Pereiro e Simeone al posto degli impalpabili Ionita e Paloschi. Il neo entrato uruguaiano si è reso protagonista di una bella azione personale in progressione, che ha fruttato il gol (31'). Poteva essere l'iniezione di fiducia per dare l'assalto alla porta di Pau Lopez e provare a raggiungere almeno il pareggio, invece la manovra offensiva del Cagliari ha continuato ad essere inconsistente. Più pericolosa la Roma, che ha chiuso il match con il gol di Mkhitaryan. Il terzo gol cagliaritano, segnato da Joao Pedro su calcio di rigore, è arrivato un po' per caso, visto che la massima punizione era stata decretata dopo un pasticcio in area del difensore Smalling, che si era aiutato con il braccio dopo avere sbagliato il controllo del pallone con il petto. Durante i sei minuti di recupero i romanisti hanno controllato senza problemi un Cagliari sempre più spento.
Maran esonerato e sostituito da Zenga
3 marzo. La sconfitta ad opera della Roma ha spinto la società ad esonerare Rolando Maran. Anche se, giunti a questo punto, sarà praticamente impossibile riportare la squadra in alta classifica, le undici partite senza vittorie e con soli quattro punti conquistati non potevano lasciare la dirigenza rossoblu ancora inerte.Il nuovo allenatore del Cagliari è Walter Zenga. Il suo profilo personale e professionale è molto diverso da quello di Maran. L'ex portiere ha un carattere meno pacato, più diretto e in panchina si fa sentire molto dai giocatori, più di quanto faccia abitualmente Maran. Sotto l'aspetto tattico, Zenga ha sempre preferito lo schieramento difensivo a quattro, in un modulo completato da tre oppure quattro centrocampisti, tre oppure due attaccanti. Nella sua idea di calcio i giocatori esterni devono essere molto attivi e contribuire molto alla spinta offensiva della squadra. Infine, ha maturato la sua professionalità di allenatore anche con diverse esperienze lontano dall'Italia. Proprio all'estero Zenga ha ottenuto le maggiori soddisfazioni, soprattutto conquistando il titolo nazionale di Romania, alla guida del National Bucarest (2005) e il titolo, insieme alla Coppa nazionale, di Serbia-Montenegro, alla guida della Stella Rossa Belgrado (2006). In Italia invece la sua esperienza di allenatore è stata fino ad oggi poco esaltante. A parte due discrete stagioni in serie A alla guida del Catania (2007-2009), Zenga ha collezionato due esoneri, dal Palermo (2009) e dalla Sampdoria (2015), una retrocessione in serie B con il Crotone (2018) e ancora un esonero dal Venezia, nella serie B 2018-19. Chiari e scuri dunque, che rendono difficile fare previsioni sul suo prossimo rendimento a Cagliari. Certo è che la società rossoblu gli dà una certa fiducia, visto che Zenga ha firmato un contratto con scadenza al giugno 2021. Un'altra cosa certa è che il primo obiettivo del nuovo tecnico dovrà essere quello di riportare il Cagliari alla vittoria.
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