Translate

11 settembre 2019

Serie A. Parma - Cagliari 1-3

Pre-partita. Nel precedente campionato il Cagliari provò a fare la partita al "Tardini", fece molto possesso palla ma seppe costruire poche occasioni concrete per segnare. Inoltre non fu in grado di controllare e neutralizzare il gioco di rimessa dei parmensi, capaci di ripartenze velocissime soprattutto con Gervinho. Il risultato finale fu la sconfitta.
Anche in questa nuova stagione il Parma, che ha confermato alla guida tecnica Roberto D'Aversa, si presenta con le caratteristiche della squadra che, principalmente, sa difendersi e poi colpire in contropiede, anche se non disdegna la costruzione della manovra. Le sue armi migliori sono ancora la freccia Gervinho e il centravanti Inglese, autori del primo e del terzo gol nella partita vinta a Udine, ma merita molta attenzione anche il trequartista Kulusevski, che al "Friuli" ha confezionato gli assist dei primi due gol parmensi. Il terzo gol è stato propiziato da un assist di Gervinho.
Maran in conferenza stampa ha preannunciato che la squadra giocherà con determinazione e personalità. Non ha cercato alibi, né nelle assenze, né nella stanchezza di alcuni nazionali appena rientrati a Cagliari: “Dobbiamo avere grande rispetto per l'avversario, ma l'unica cosa di cui aver paura è non riuscire a mettere in campo tutto. La squadra si è completata con il mercato e dobbiamo sopperire alle assenze, anche importanti. Imporre il nostro gioco deve essere il nostro obiettivo, dobbiamo andare a Parma arrabbiati, con la voglia di fare risultato e negli occhi dei ragazzi ho visto questa voglia. La personalità aiuta sempre, sia di chi c'è già che dei nuovi, in gara bisogna sempre saper leggere le partite”.

La partita. Maran è stato ascoltato, questo va detto subito. I giocatori sono stati bravi nel portare in campo le indicazioni e la carica avute dall'allenatore, ma il merito dei rossoblu è ancora più grande perché la partita è stata durissima, una vera battaglia.
Mi aspettavo il Parma che si conosceva, cioè una squadra che difende bene, sta raccolta e poi, ad ogni recupero del pallone, fa partire i veloci e pericolosi attaccanti. Invece no, il Parma oggi è sceso in campo per fare la partita, per mettere alle corde il Cagliari e cercare di passare in vantaggio nel minor tempo possibile (a quel punto, forse, si sarebbe visto il Parma del contenimento e del micidiale contropiede). Ma il Cagliari oggi era presente, non ha commesso l'errore di subire passivamente l'iniziativa dell'avversario e ha sempre risposto all'assalto dei padroni di casa, un assalto che è stato veemente per lunghi tratti del primo tempo e per una buona parte del secondo.
Nel primo tempo il Parma spingeva con ripetute manovre corali alle quali partecipavano numerosi giocatori, da Hernani a Kulusevski, da Darmian a Barillà, persino Gagliolo, Iacoponi e Bruno Alves e naturalmente Gervinho, con Inglese sempre in agguato. Il Cagliari replicava innanzitutto con la grande aggressività dei centrocampisti sui portatori di palla parmensi e anche grazie a questo lavoro la difesa rossoblu ha potuto controllare bene gli scatenati attaccanti bianco-crociati, senza correre grandissimi rischi. Infatti l'unico vero pericolo per la squadra di Maran è arrivato quando un calcio di punizione di Alves ha superato Olsen ma è stato respinto dal palo. Ma non è tutto, perché il Cagliari replicava anche con manovre offensive bene orchestrate sotto la regia di Cigarini. Finalmente i rossoblu hanno messo da parte i lunghi e inconcludenti fraseggi, per giocate più veloci in favore dei giocatori avanzati. Magari Simeone e Joao Pedro nel primo tempo non si sono visti molto, ma alle loro spalle le incursioni e il dinamismo di Castro, Nandez e soprattutto di Rog hanno tenuto in allarme la difesa di casa.
Il Cagliari c'era, era presente in campo con lucidità e determinazione. La doppietta di Ceppitelli lo dimostra. Se hai lucidità e determinazione puoi colpire non appena lo sviluppo dell'azione crea l'occasione che non puoi fallire. Il difensore centrale è stato pronto e bravo a trasformare in gol il lavoro caparbio di Nandez e i giochi preziosi di Cigarini (che colpo di tacco a favore dell'uruguaiano nell'azione del primo gol). La fortuna o la casualità non c'entrano niente quando c'è la testa.
Nel secondo tempo ancora Parma all'attacco, quasi a testa bassa. A cavallo tra il quarto d'ora e il ventesimo minuto il Cagliari sembra sul punto di crollare, arriva il gol di Barillà, ma Olsen sfodera due grandi parate e ferma il tentativo di rimonta dei parmensi. Il portiere svedese lancia due squilli e la squadra rossoblu, che aveva deciso che oggi non avrebbe mollato, si rianima e riprende a costruire gioco e a pressare gli avversari. Altra conferma della forte presenza messa oggi in campo dal Cagliari: il Cholito pressa un parmense a centrocampo e gli strappa via il pallone, se ne va di corsa verso l'area e giunto al limite fionda di precisione verso il palo lontano. Sono tre. Il Parma, valoroso combattente, a quel punto cede le armi, la battaglia del "Tardini" è finita e l'ha vinta il Cagliari con grande merito.
Solo un'ultima menzione, per Joao Pedro. Anche il suo gol, molto bello e che purtroppo è stato annullato, perché il brasiliano aveva commesso un'irregolarità recuperando il pallone, è nato dalla stessa determinazione e lucidità che ha permesso a Simeone di segnare.
Il Cagliari oggi c'era, c'era davvero.

Nessun commento: