Anche per la Finlandia niente da fare, questa Italia non si ferma.
Bando ai facili entusiasmi naturalmente, perché sappiamo tutti che ci è toccato un girone di qualificazione composto da avversari non proprio irresistibili, però è un fatto che gli azzurri non perdano un colpo.
Ieri sera a Tampere, poi, non è stato nemmeno così semplice, perché i Finlandesi a loro volta venivano da quattro vittorie consecutive e occupavano il secondo posto in classifica, con tre punti di ritardo dalla nostra squadra. Insomma, se fossero riusciti a batterci ci avrebbero raggiunto al primo posto e allora la lotta per la qualificazione diretta sarebbe diventata dura.
La Finlandia, come avevano già fatto Bosnia e Armenia, l'ha messa subito sul piano dell'aggressività e della corsa. I giocatori di casa pressavano gli azzurri in ogni zona del campo e soprattutto sulla trequarti e nei pressi dell'area di rigore, con l'obiettivo di ripartire subito verso la porta italiana e di lanciare a rete Pukki, il loro giocatore più bravo.
Qualche volta è stato messo sotto pressione anche Donnarumma, finché, intorno alla metà del primo tempo questo pressing ha causato un grave errore di Jorginho, il quale ha sbagliato la traiettoria di un passaggio in avanti e ha permesso un veloce contropiede, che fortunatamente non ha avuto una conclusione pericolosa.
L'Italia è riuscita a scappare dalla gabbia finlandese negli ultimi quindici-venti minuti, riuscendo a portare più avanti l'ultima linea. I padroni di casa hanno perso i riferimenti e gli spazi dentro ai quali portavano la loro pressione e sono stati costretti sulla difensiva. Florenzi (subentrato all'infortunato Emerson), Barella, Immobile, Acerbi e due volte Sensi hanno avuto la possibilità concreta di portare in vantaggio la Nazionale prima dell'intervallo.
Il gol azzurro è arrivato invece nel secondo tempo, dopo circa un quarto d'ora, grazie ad Immobile che ha deviato di testa un cross di Chiesa. L'attaccante viola ieri sera ha giocato meglio rispetto alla partita di Yerevan, ma da un giocatore del suo talento ci aspettiamo ancora di più.
La Finlandia ha poi trovato la forza di reagire e, pur in modo abbastanza confuso, ha sviluppato una serie di attacchi che hanno prodotto il calcio di rigore trasformato in rete da Pukki. La squadra di Mancini però voleva la vittoria e ha ripreso in mano le operazioni, ottenendo a sua volta il calcio di rigore con cui Jorginho ha chiuso i giochi. Forse il rigore è stato concesso in modo un po' affrettato dal direttore di gara, perché il difensore finlandese è stato colpito dal pallone al braccio che teneva chiaramente aderente al corpo. Ma sul fatto che l'Italia abbia meritato la vittoria non ci sono dubbi, visto che il computo finale delle occasioni-gol è nettamente a vantaggio degli azzurri.
La squadra azzurra, dopo le difficoltà iniziali, ha infatti tenuto quasi sempre in mano l'iniziativa e i nostri difensori, a parte qualche sbavatura, hanno dato prova di attenzione e solidità.
In avanti, Immobile forse non è stato brillantissimo, però alla prima occasione pulita ha subito fatto gol. Il migliore in campo è stato Sensi, che sta ripetendo in Nazionale le ottime prove fornite in campionato e che sembra volere oscurare l'altro astro del centrocampo italiano, Nicolò Barella. Il sardo ieri sera ha giocato meglio nel secondo tempo, quando finalmente gli abbiamo visto fare qualcuna di quelle sue famose puntate in avanti.
Intanto, però, l'Italia è ormai ad un passo dalla qualificazione matematica.
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