Maran si è giocato questa importante partita secondo il modo tattico che lo ha sempre contraddistinto. La salvezza matematica è stata conquistata dal Cagliari con una gara di contenimento. La scelta dei calciatori da mandare in campo era finalizzata ad una partita tutta difensiva, con l'interditore Bradaric preferito in mediana al playmaker Cigarini e il difensore Srna ad occupare la posizione di centrocampista esterno a destra. Infatti il Genoa deve essersi sentito quasi invitato a fare la partita e ha prodotto immediatamente una forte pressione nella metà campo cagliaritana.
Bisogna dire subito che il baluardo difensivo di Maran non ha funzionato a dovere, perché il centrocampo non è riuscito a fare sufficiente filtro e si è trovato schiacciato sulla linea della difesa. I difensori così hanno dovuto fare fronte ad un super lavoro e, bisogna sottolinearlo, si sono comportati molto bene. Qualche errore lo hanno commesso, per fortuna senza gravi conseguenze, ma Cacciatore, Klavan e Pisacane, aiutati anche da Srna e Pellegrini, sono riusciti a neutralizzare quasi sempre gli attaccanti genoani. E' vero che Cragno, soprattutto nei dieci minuti compresi tra il 20' e il 30' del primo tempo, ha dovuto eseguire diversi interventi e alcune parate in calcio d'angolo, ma il Grifone non è andato mai veramente vicino al gol.
Il Cagliari ha risposto più che altro con manovre di alleggerimento, anche perché l'attacco con il doppio centravanti, Pavoletti e Cerri, ha dimostrato anche questa volta di non essere la strategia offensiva migliore. I due parlano lingue tecniche molto diverse e soltanto una giocata individuale del Pavoloso poteva creare pericolo nella difesa dei padroni di casa.
Proprio questo è accaduto, prima con un'azione di forza che ha permesso al livornese di liberarsi di un difensore e costringere al calcio d'angolo il portiere Radu; poi, soprattutto, con il gol spettacolare segnato intorno al 40'. Il nostro bomber è riuscito a controllare con il petto uno dei pochi lanci arrivati in area genoana, ha fatto fuori il suo controllore e ha battuto di destro a rete.
Il colpo deve essere stato duro per i liguri, che però nel secondo tempo hanno ripreso a macinare gioco offensivo. E come nel primo tempo non sono riusciti a creare vere occasioni per segnare, nonostante l'ingresso in campo di Kouamé e nonostante l'uscita di Pavoletti per infortunio, che ha certamente tolto più di una preoccupazione alla squadra di Prandelli. Anche se negli ultimi minuti di gioco il Cagliari ha avuto la seconda palla-gol della partita con Romagna (entrato al posto di Cacciatore), ma il suo bel colpo di testa è stato deviato in angolo dal portiere di casa.
Infine però l'azione continua del Genoa è stata premiata, perché Bradaric ha toccato con un braccio l'ennesimo pallone lanciato in area di rigore dai genoani e l'arbitro ha decretato il calcio di rigore dopo avere consultato il VAR. Criscito ha segnato il pareggio, ma il Cagliari è matematicamente salvo, grazie soprattutto a Pavoletti.
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