2021-22
Si va ai play-off... Obiettivo centrato! Il campionato del Cagliari era partito con il freno a mano un po' tirato, ma poi ha avuto uno sprint notevole e una marcia costante, fino alla conquista di un posto nella griglia dei play-off che assegneranno lo scudetto della Primavera 1.
Nelle prime dieci giornate quattro vittorie ma anche tre sconfitte, di cui una interna (0-1) contro il Sassuolo. Nelle successive dieci, ben sette vittorie e una sola sconfitta, ancora in casa (0-1) ad opera della Roma, vincitrice della regular season.
Accelerazione notevole dei giovani di Agostini dunque, che ha trovato qualche difficoltà ad essere confermata nella parte conclusiva del campionato, quando sono arrivate altre sette vittorie ma pure cinque sconfitte in quattordici partite.
La classifica finale ha dato al Cagliari il terzo posto con 61 punti, alle spalle di Roma (71) e Inter (64), e davanti ad Atalanta (58) Juventus (57) e Sampdoria (53) che sono le altre partecipanti ai play-off scudetto. Con Roma e Inter ammesse di diritto alla semifinale, Atalanta-Juventus (1-2) e Cagliari Sampdoria decidono i nomi delle loro sfidanti.
Cagliari-Sampdoria 1-1. Grazie al miglior piazzamento al termine della stagione regolare, i rossoblu possono festeggiare la conquista della semifinale anche con il pareggio. Passano in vantaggio per primi con un gol dell'incontenibile Luvumbo (40' I t.), il giocatore forse più in vista di questa squadra, che è stato anche convocato dal Cagliari maggiore. Ma anche altri giocatori meritano di essere ricordati: il portiere D'Aniello, l'attaccante Desogus, i difensori Palomba e Obert, il centrocampista Kourfalidis (gli ultimi due convocati in prima squadra). Dopo il gol, i cagliaritani controllano abbastanza bene il tentativo doriano di recuperare il risultato, hanno diverse occasioni per raddoppiare ma la Samp non si arrende mai e nel tempo di recupero riesce a pareggiare. I ragazzi di Agostini devono stringere i denti fino al 95', quando la partita finisce. Adesso dovranno cercare di superare l'Inter per approdare a quella che sarebbe una finale storica.
Inter-Cagliari 3-3. C'è mancato solo un soffio per l'accesso alla finale-scudetto. I rossoblu hanno disputato un primo tempo strepitoso che li ha portati sul 3-0, al cospetto di una Inter favorita dal pronostico ma completamente sbaragliata dal gioco, attento in fase difensiva e veloce, brillante, micidiale in fase offensiva, messo in mostra dai ragazzi di Agostini. Il trio delle meraviglie Del Pupo Desogus Luvumbo, tecnica sopraffina e senso del gol, è stato semplicemente incontenibile per i difensori nerazzuri. Nel secondo tempo c'era soltanto da amministrare un vantaggio così largo e il Cagliari lo ha fatto bene, senza concedere quasi niente agli avversari, fino a 15-20 minuti dal termine. Poi purtroppo è subentrata la stanchezza accumulata nella gara precedente, mentre l'Inter, ammesso di diritto alla semifinale, aveva ancora benzina nel serbatoio. La pressione dei milanesi è stata premiata dalla rimonta, che ha prolungato il match nei tempi supplementari. All'Inter bastava a quel punto il pareggio, in virtù del miglior piazzamento al termine della stagione regolare. Il Cagliari ha provato a riportarsi in vantaggio e a tempo quasi scaduto il forte difensore Palomba ha avuto sul piede destro il pallone da scagliare in fondo alle rete avversaria, ma il suo tiro ha superato la traversa.
La semifinale è comunque il coronamento di una stagione magnifica, la migliore per la Primavera del Cagliari, che non era arrivata mai così in alto. In precedenza i giovani rossoblu si erano fermati ai quarti di finale nel 1996, 2005 e 2016. Ci sarebbe anche il secondo posto del 2019-20, ma quel campionato non fu portato a termine, fu interrotto durante il girone di ritorno, senza disputare la fase finale prevista dal regolamento per l'assegnazione del titolo.
2020-21
Un campionato così e così... I giovani rossoblu ci avevano abituato bene, specialmente con la bella stagione 2019-20, che molto probabilmente sarebbe culminata con l'accesso ai play-off, se solo il covid non l'avesse bruciata. Questa volta non è andata allo stesso modo e i ragazzi di Agostini hanno concluso il campionato con 40 punti, che valgono l'undicesimo posto. Forse era anche lecito attendersi una stagione meno brillante, visto che la Primavera rossoblu si è rinnovata e ha perso alcuni giocatori di notevole valore tecnico, a cominciare da Ladinetti. Agostini ha fatto il possibile per dare quadratura ad un gruppo dalle grandi potenzialità, che però ha bisogno dei tempi giusti per maturare del tutto e Contini, Desogus, Kourfalidis, Ciocci, per citarne alcuni, sono tutti giocatori sui quali si può contare per il prossimo salto di qualità (sempre che non prendano strade diverse).
Comunque, volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, le soddisfazioni non sono mancate. Ad esempio, la bella vittoria sul campo dell'Atalanta campione uscente; oppure l'esplosività di un attacco che ha saputo segnare cinque gol non solo all'Ascoli e alla Fiorentina, ma anche ad una squadra ben più solida e di alta classifica come l'Empoli; o, ancora, la consacrazione di Contini come capocannoniere del campionato. Bei segnali, che lasciano sperare bene per la stagione ventura.
Cagliari-Juventus 3-0. Ultima di andata col botto per i giovani rossoblu, che hanno vinto nettamente quanto meritatamente contro la Juventus. I bianconeri erano arrivati ad Asseminello con il grado di terza forza del campionato e hanno messo in campo da subito tanta aggressività e tanta spinta offensiva. Ma i ragazzi di Agostini hanno saputo opporre ordine e compattezza difensiva e alla prima vera occasione sono passati avanti grazie ad un passaggio in area di Michelotti, deviato nella propria porta da un difensore juventino. I bianconeri hanno provato a ripartire nello stesso modo dopo l'intervallo, ma i rossoblu non si sono più limitati ad attendere per ripartire in contropiede. Il secondo tempo è stato dominato dal Cagliari, che ha manovrato, tenuto palla e costretto la Juventus nella sua metà campo con un pressing alto molto efficace. I gol, molto belli, di Contini e Schirru hanno messo il sigillo ad una partita da incorniciare, sicuramente la più bella giocata fino ad oggi dai rossoblu.
La vittoria, che rappresenta il nono risultato utile consecutivo, permette al Cagliari di girare la boa del torneo all'ottavo posto della classifica, con 21 punti.
30 gennaio 2021. Il nuovo campionato non ha avuto un volto benigno per i giovani rossoblu, almeno inizialmente. I ragazzi di Agostini avevano esordito in casa contro il Milan ed avevano perso di misura, poi, dopo il pareggio di Bologna, avevano subito un'altra sconfitta interna, ad opera del Sassuolo, per poi cadere pesantemente sul campo della Fiorentina (6-0). A quel punto, era la metà di ottobre, l'emergenza sanitaria impose lo stop al campionato. Forse non è stato un male, perché il Cagliari ha avuto tempo per assimilare le idee del successore di Canzi e prepararsi al meglio per il ritorno in campo.
Il torneo è ripreso questo mese e le due partite disputate hanno portato due vittorie, la prima ai danni dell'Atalanta, campione in carica, superata sul suo terreno di gioco (1-2), la seconda ottenuta proprio oggi, sul campo amico di Asseminello, a spese dell'Ascoli, travolto 5-0. La squadra sembra godere di buona salute e alcuni giocatori sono apparsi davvero in forma. Innanzitutto Lisandro Tramoni, attaccante esterno destro, fratello minore di Matteo. Ha segnato il primo gol, ha fatto impazzire gli ascolani che cercavano di fermare il suo scatto bruciante e la sua corsa, ha dimostrato di possedere un atletismo ben condito da una certa raffinatezza tecnica. Poi Gianluca Contini, punta centrale, autore della doppietta che ha portato il Cagliari sul 3-0, anche lui rapido e veloce, ma anche bravo a variare la sua posizione per favorire gli inserimenti dei compagni. Infine il nuovo arrivato, Rachid Kouda, centrocampista offensivo, bravo ad inserirsi in area di rigore a rimorchio degli attaccanti, bravo a difendere palla, bravo a fiutare il gol; entrato in campo per giocare gli ultimi dieci minuti della gara, si è concesso il lusso di bagnare il suo esordio con una doppietta.
Insomma, una bella squadra la Primavera di Agostini. Gioco veloce e verticale, alternato a fasi di controllo sapiente. Per trovare una nota negativa, nella partita con l'Ascoli si sono visti diversi errori individuali in difesa e a centrocampo, con palloni regalati agli avversari e certamente questo aspetto dovrà essere corretto.
2019-20
Campionato finito causa covid 19. Non è molto fortunata la Primavera rossoblu. Questa poteva essere una stagione davvero importante, perché i giovani di Canzi sembravano avere tutte le carte in regola per sbaragliare ogni pronostico nella fase play-off. Purtroppo la ben nota emergenza sanitaria ha interrotto il campionato alla ventesima giornata, segnata dall'ennesima vittoria di Ladinetti e compagni (1-0 a spese del Torino). Resta il bel secondo posto in classifica e - siamo certi - il desiderio di cominciare presto e con determinazione ancora maggiore per un altro campionato da protagonisti.
Cagliari-Juventus 1-1. Cagliari-Juventus è una partita importante anche quando si parla di campionato Primavera, soprattutto perché le due squadre sono arrivate allo scontro diretto con i rossoblu secondi e i bianconeri quarti in classifica. I ragazzi di Canzi hanno fatto un'ottima impressione nel primo tempo e in particolare durante i primi venti minuti, che hanno letteralmente dominato, creando diverse occasioni da rete e meritando ampiamente il vantaggio (gol di Lombardi). Poi la Juventus ha provato a reagire ma i rossoblu si sono difesi con ordine e gli avversari non sono mai riusciti a rendersi pericolosi, se non durante gli ultimi dieci minuti. Due belle parate di Ciocci hanno messo al sicuro il risultato prima dell'intervallo. Nella ripresa il Cagliari ha avuto quasi subito un'altra grande opportunità per raddoppiare ma il portiere juventino è stato bravo ad impedirlo. Poi forse la squadra di Canzi è arretrata un po' troppo e si è disposta in modo quasi esclusivamente difensivo. Dopo il recupero del pallone Ladinetti e compagni hanno scelto sempre il lancio lungo per Contini, unico attaccante avanzato, ma non sono più riusciti ad impensierire la squadra bianconera. La Juventus è cresciuta in autostima e nella convinzione di potere recuperare il risultato, ha portato molto in avanti il proprio baricentro e ha impedito al Cagliari di organizzare la ripartenza. Alla fine il pareggio è arrivato, anche se il gol di Sekulov è sembrato tanto bello quanto fortunoso. La vera differenza l'hanno fatta le tante occasioni da gol costruite ma non realizzate dai rossoblu.
I ragazzi di Canzi ci riprovano. La Primavera rossoblu sta disputando un torneo ancora più entusiasmante di quello passato. I ragazzi di Canzi occupano il secondo posto in classifica, alle spalle della solita Atalanta e davanti all'Inter. Il big match con i nerazzurri milanesi chiuderà il girone di andata, mentre quello con i bergamaschi, giocatosi a Cagliari in novembre, purtroppo è finito con la vittoria della capolista. Poco male. I rossoblu stanno dimostrato di essere una squadra solida, che si è concessa solo poche sbavature e ha messo in cascina nove vittorie, di cui cinque fuori casa. Anche se è presto per fare previsioni - e anche se le ultime sconfitte contro Fiorentina e Roma hanno gettato un po' di amarezza nell'ambiente - sembra che quest'anno i giovani di Canzi non falliranno l'obiettivo di entrare nei play off. Almeno a sentire l'allenatore, che attribuisce la frenata ad un normale "calo fisiologico" di fine anno, lasciando intendere che i suoi giocatori hanno ancora tutte le possibilità di riprendere a marciare con sicurezza. E così è stato, perché alla ripresa del torneo, dopo la sosta natalizia, i giovani rossoblu hanno attutito l'impatto con l'Inter (1-1) - che voleva un successo per cercare di agganciare il secondo posto della graduatoria - e sono anche tornati alla vittoria, battendo nettamente Chievo e Genoa. Il Cagliari accusa un ritardo di sette punti dalla capolista, ma pareggiando contro l'Inter ha praticamente blindato il secondo posto in classifica, visto che la stessa Inter resta staccata di sette punti dai cagliaritani.
2018-19
Sfumano i play off. L'ultima giornata del campionato Primavera 1 è stata amara per il Cagliari. I giovani rossoblu erano settimi in classifica e ad un solo punto dal sesto posto, occupato dal Chievo. La squadra di Canzi doveva assolutamente battere il Torino e sperare nella sconfitta dei veronesi per scavalcarli e prendersi l'ultimo posto utile per entrare nei play off e lottare per il titolo tricolore. Purtroppo la vittoria è sfumata nei minuti di recupero, quando il Torino è riuscito a pareggiare (2-2) grazie ad un calcio di rigore; e insieme alla vittoria è sfumato anche il sesto posto, che il Chievo è riuscito a conservare nonostante la pesante sconfitta subita ad opera della Sampdoria (6-1). Infatti, a parità di punti, i veneti passano perché gli scontri diretti sono a loro favore.
Un vero peccato, anche perché la squadra Primavera del Cagliari era riuscita a superare, momentaneamente, il Chievo dopo la vittoria in rimonta sul Milan (2-1) e, definitivamente, dopo il pareggio a Roma (mentre i gialloblu erano stati battuti dall'Inter). Poi però il Chievo (che ha stupito tutti, visto che la prima squadra veronese è già matematicamente retrocessa in serie B) si è riportato davanti vincendo sul campo dell'Empoli e approfittando del pareggio casalingo dei rossoblu con il Napoli.
L'audace e scaltra squadra di Canzi, che fuori casa si esprime meglio, aveva addirittura sbancato il campo della capolista Atalanta, regalandoci una "vendettina" che ci ha sollevato almeno un po' dalle amarezze causateci in Coppa e campionato dalla macchina da guerra di Gasperini. In conseguenza dei buoni risultati dei giocatori di Canzi, Maran portò a Genova Doratiotto e Verde. Certo, lo fece principalmente per non avere una panchina troppo corta, però poi i due ragazzi sono scesi in campo, comportandosi anche abbastanza bene, soprattutto Doratiotto.
Insomma, i play off erano davvero a portata di mano e non sarebbero sfuggiti se i ragazzi di Canzi non avessero perso troppi punti in casa, come nelle partite contro il Chievo o contro squadre come il Palermo e il Genoa, che stavano lottando per non retrocedere. Però i rossoblu ora possono essere consapevoli della loro forza, possono ripartire dall'impresa sfiorata e prepararsi per fare ancora meglio nel prossimo torneo.
Nessun commento:
Posta un commento