La trasferta romana è stata un fallimento, sia sotto l'aspetto del risultato che della prestazione. Già le prime azioni di gioco hanno fatto capire che la squadra di Maran non era in partita, mentre quella di Ranieri ha iniziato da subito con l'acceleratore schiacciato per prendersi ciò che voleva, i tre punti. La prima delle tre partite difficili, contro squadre di alta classifica, è andata male e le speranze per un finale di campionato importante vacillano.
La prossima gara sarà ancora in trasferta, sul campo della vice capolista Napoli. Le difficoltà che aspettano il Cagliari sono le stesse di Roma, perché anche i partenopei sono una squadra tecnicamente superiore a quella rossoblu e sono guidati da un allenatore, Ancelotti, che fa parte come Ranieri del gotha della tattica calcistica italiana ed europea. La guida tecnica del Cagliari non è allo stesso livello e dico questo non certo per mancare di rispetto a Maran e al suo lavoro, ma semplicemente perché lo attesta il confronto fra le carriere, i risultati e i titoli dell'allenatore rossoblu e degli altri due.
Cosa può fare la squadra cagliaritana per non rimediare un'altra brutta figura? Innanzitutto i rossoblu dovranno scendere in campo con molta più determinazione e forza caratteriale rispetto a Roma, per tornare ad esprimersi almeno ai livelli della partita contro il Torino, che secondo me è stata la migliore giocata in trasferta in questo campionato. Il massimo impegno individuale sta alla base di una buona prestazione di squadra, ma non basta, serve anche la mano del tecnico. Non si dovrà ripetere l'errore principale commesso contro i giallorossi, cioè iniziare la partita con un'impostazione attendista.
Quando si affrontano squadre così forti si deve sapere che è nella loro mentalità spingere immediatamente per fare crollare subito l'avversario e mettere la partita in discesa. Maran questa volta non dovrà disporre i suoi giocatori semplicemente a parare l'urto iniziale, ma dovrà prepararli tatticamente e mentalmente perché siano in grado di rispondere subito all'attacco avversario. A Napoli mi aspetto solidità caratteriale dai giocatori e coraggio tattico dall'allenatore, per non finire ancora travolti nel giro di pochi minuti o almeno per avere delle possibilità in più di riuscirci. Se poi la maggiore forza dell'avversario avrà comunque la meglio, nessuno potrà rimproverare qualcosa a Maran e ai rossoblu.
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