In un'intervista rilasciata in marzo al Corriere dello Sport, Tommaso Giulini ha parlato dell'iter burocratico del nuovo stadio, che non dovrebbe avere rallentamenti dopo le dimissioni del sindaco Zedda e in attesa che sia eletto il nuovo primo cittadino. Ma ha espresso soprattutto la sua soddisfazione per il lavoro di Maran, affermando che anche nella prossima stagione sarà il tecnico trentino a guidare i rossoblu. Anzi, proprio ieri l'allenatore ha firmato per il prolungamento del suo contratto fino al 2022. Anche il ds Carli, con ogni probabilità, sarà confermato.
Insomma, Giulini sembra avere piena fiducia nell'attuale staff tecnico e dirigenziale. Per quanto riguarda i calciatori in scadenza di contratto, invece, c'è più incertezza sulle mosse da farsi. Il presidente sembrava orientato a confermare gli "anziani" Srna e Padoin se il Cagliari avesse ottenuto la permanenza in serie A, quindi i due dovrebbero restare in rossoblu. Giulini, sempre nell'intervista al Corriere, ha detto anche di volere rinforzare ulteriormente la rosa, ma ritiene che Castro, Klavan e Birsa siano già loro dei rinforzi, come anche Luca Pellegrini, che Giulini considera un vero talento e del quale vorrebbe ottenere dalla Roma il rinnovo del prestito.
Poteva poi il presidente non parlare di Nicolò Barella? Secondo Giulini il giovane centrocampista cagliaritano non è mai stato sul piede di partenza durante il mercato di gennaio, anche se non ha negato che verso il talento rossoblu ci fosse il concreto interesse del Napoli e del Chelsea. Per quanto riguarda il futuro, Giulini ha detto di "sperare" che Nicolò continui ancora con il Cagliari, perché se anche il presidente potrebbe incassare una cifra intorno ai 45-50 milioni dalla cessione del calciatore, il suo auspicio è che il centenario della nascita del Cagliari, ormai vicino, stimoli ulteriormente Barella a giocare con la maglia rossoblu.
Dico subito che forse è ancora troppo presto per parlare di piani per la prossima stagione e che quindi il presidente abbia voluto tenere le carte un po' nascoste. Però confesso di essere rimasto deluso dalle sue dichiarazioni. Non tanto per quanto riguarda Barella, perché è chiaro che quando ci sono in gioco tanti soldi e grandi prospettive di carriera per un giocatore, normalmente si fa l'affare. Ma per quanto riguarda il resto sì, sono deluso. Primo, perché la volontà di confermare Maran non è una sorpresa; mi sarebbe piaciuto restare sorpreso, ma obiettivamente parlando nessuno pensava che Giulini potesse mandare all'aria l'oneroso investimento triennale già fatto sull'attuale allenatore. Anche perché il traguardo posto dalla società era la salvezza tranquilla e Maran quel traguardo l'ha raggiunto, quindi la sua conferma è "obbligata".
Secondo, perché ho paura che la promessa campagna di rafforzamento della squadra resterà sul libro delle buone intenzioni. Quando Giulini dice che Castro, Klavan e Birsa sono già dei rinforzi, lascia intendere che il Cagliari sia quasi a posto così com'è. Quando poi aggiunge che Pellegrini è un grande rinforzo e che vorrebbe ottenerne il "rinnovo del prestito" (non l'acquisto del cartellino), mi conferma che la volontà societaria di rafforzare la squadra sia in realtà piuttosto debole. Anzi, credo purtroppo che un vero rafforzamento si potrebbe concretizzare soltanto se la società incassasse i famosi 50 milioni dalla cessione di Barella.
Tutto questo mi porta a pensare che l'unico forte investimento della Cagliari Calcio continuerà ad essere quello sul nuovo stadio, mentre la squadra anche nei prossimi anni non si discosterà molto da quella attuale. Potranno cambiare anche diversi giocatori, ma la qualità tecnica resterà quella di un gruppo al quale si chiederà sempre e soltanto di raggiungere la salvezza, possibilmente senza sofferenza.
Insomma, Giulini sembra avere piena fiducia nell'attuale staff tecnico e dirigenziale. Per quanto riguarda i calciatori in scadenza di contratto, invece, c'è più incertezza sulle mosse da farsi. Il presidente sembrava orientato a confermare gli "anziani" Srna e Padoin se il Cagliari avesse ottenuto la permanenza in serie A, quindi i due dovrebbero restare in rossoblu. Giulini, sempre nell'intervista al Corriere, ha detto anche di volere rinforzare ulteriormente la rosa, ma ritiene che Castro, Klavan e Birsa siano già loro dei rinforzi, come anche Luca Pellegrini, che Giulini considera un vero talento e del quale vorrebbe ottenere dalla Roma il rinnovo del prestito.
Poteva poi il presidente non parlare di Nicolò Barella? Secondo Giulini il giovane centrocampista cagliaritano non è mai stato sul piede di partenza durante il mercato di gennaio, anche se non ha negato che verso il talento rossoblu ci fosse il concreto interesse del Napoli e del Chelsea. Per quanto riguarda il futuro, Giulini ha detto di "sperare" che Nicolò continui ancora con il Cagliari, perché se anche il presidente potrebbe incassare una cifra intorno ai 45-50 milioni dalla cessione del calciatore, il suo auspicio è che il centenario della nascita del Cagliari, ormai vicino, stimoli ulteriormente Barella a giocare con la maglia rossoblu.
Dico subito che forse è ancora troppo presto per parlare di piani per la prossima stagione e che quindi il presidente abbia voluto tenere le carte un po' nascoste. Però confesso di essere rimasto deluso dalle sue dichiarazioni. Non tanto per quanto riguarda Barella, perché è chiaro che quando ci sono in gioco tanti soldi e grandi prospettive di carriera per un giocatore, normalmente si fa l'affare. Ma per quanto riguarda il resto sì, sono deluso. Primo, perché la volontà di confermare Maran non è una sorpresa; mi sarebbe piaciuto restare sorpreso, ma obiettivamente parlando nessuno pensava che Giulini potesse mandare all'aria l'oneroso investimento triennale già fatto sull'attuale allenatore. Anche perché il traguardo posto dalla società era la salvezza tranquilla e Maran quel traguardo l'ha raggiunto, quindi la sua conferma è "obbligata".
Secondo, perché ho paura che la promessa campagna di rafforzamento della squadra resterà sul libro delle buone intenzioni. Quando Giulini dice che Castro, Klavan e Birsa sono già dei rinforzi, lascia intendere che il Cagliari sia quasi a posto così com'è. Quando poi aggiunge che Pellegrini è un grande rinforzo e che vorrebbe ottenerne il "rinnovo del prestito" (non l'acquisto del cartellino), mi conferma che la volontà societaria di rafforzare la squadra sia in realtà piuttosto debole. Anzi, credo purtroppo che un vero rafforzamento si potrebbe concretizzare soltanto se la società incassasse i famosi 50 milioni dalla cessione di Barella.
Tutto questo mi porta a pensare che l'unico forte investimento della Cagliari Calcio continuerà ad essere quello sul nuovo stadio, mentre la squadra anche nei prossimi anni non si discosterà molto da quella attuale. Potranno cambiare anche diversi giocatori, ma la qualità tecnica resterà quella di un gruppo al quale si chiederà sempre e soltanto di raggiungere la salvezza, possibilmente senza sofferenza.
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