La sconfitta contro la Juventus ha lasciato ferite psicologiche nella squadra rossoblu, perché se è vero che tutti i pronostici erano a favore dei bianconeri, è vero anche che il Cagliari non è riuscito ad esprimersi sugli stessi livelli delle gare casalinghe contro Fiorentina e Inter.
Luca Ceppitelli, con le dichiarazioni fatte a caldo dopo la partita di martedì scorso, ha sostenuto che la "prestazione" da parte dei rossoblu c'è stata, ma tutti i commentatori hanno visto invece un Cagliari troppo timido per mettere in difficoltà la Juventus. Queste dichiarazioni sono la spia delle ferite psicologiche di cui parlavo, perché rispondevano alla necessità di rifiutare una realtà evidente a tutti.
Quindi, voglio forse dire che se i rossoblu avessero giocato con la stessa intensità mentale e atletica mostrata contro viola e nerazzurri, il risultato finale sarebbe stato diverso? No, probabilmente il Cagliari avrebbe perso ugualmente, perché gli altri erano chiaramente più forti e volevano vincere ad ogni costo.
Voglio dire invece un'altra cosa. E cioè che se il Cagliari si fosse espresso con la stessa energia delle ultime partite, allora avrebbe dato delle conferme importantissime ai tifosi e soprattutto a se stesso. Avrebbe confermato di essere stabilmente sulla strada giusta, quella che porta senza affanni alla salvezza. Perché adesso arriva la Spal e con questa avversaria non si potrà sbagliare. I ferraresi e anche altre squadre, direi tutte tranne il Bologna e l'ormai retrocesso Chievo, si sono fatte sotto approfittando della sconfitta del Cagliari. Adesso i giocatori di Maran devono riportarsi su quella posizione di sicurezza che avevano prima di scontrarsi con la corazzata di Allegri. Ma per farlo i rossoblu devono essere capaci di ritrovarsi mentalmente e ritrovare la determinazione che gli ha permesso di battere squadre molto forti. La Spal non è compagine di alto livello tecnico e quindi si potrebbe pensare che per superarla non sia necessario un grande sforzo. Sbagliato, perché la Spal viene da un buon momento, i suoi giocatori sono carichi e sanno che giocando alla morte (come secondo me faranno) possono sorprendere il Cagliari e metterlo in seria difficoltà.
Ecco perché è importantissimo riportare indietro le lancette dell'orologio psicologico fino alla data di Cagliari-Fiorentina. Per riuscirci, i rossoblu devono partire dalla consapevolezza di non avere giocato bene contro la Juventus. Senza scuse.
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