La partita non è stata bella, proprio come ci si aspettava. Il Cagliari ha cominciato subito con determinazione nella spinta offensiva e anche questo era atteso, ma non ha avuto grandi occasioni da gol, a causa del muro difensivo innalzato dal Frosinone dentro la propria area di rigore. In effetti i laziali non hanno fatto altro che difendersi per 25 minuti, prima di indirizzare con Ciofani il primo tiro verso la nostra porta, ma senza impensierire Cragno. Però appena si è mosso, il Frosinone è subito caduto. I rossoblu hanno riavviato rapidamente l'azione d'attacco irrompendo nell'area avversaria, dove Ionita è stato atterrato. Il calcio di rigore è stato trasformato in gol da Joao Pedro.
Il Frosinone a quel punto è stato costretto a cercare di portare qualche attacco più convincente verso la nostra area di rigore, ma oggi Cragno non ha dovuto fare molto di più che sbrigare l'ordinaria amministrazione. I gialloblu, obiettivamente, sono sembrati una squadra tecnicamente poco attrezzata per la serie A. Purtroppo devo dire che il Cagliari non ha saputo aumentare l'intensità del suo gioco, perché se lo avesse fatto i laziali sarebbero caduti ancora e la partita si sarebbe conclusa con largo anticipo. Invece soltanto Pavoletti è andato vicino al raddoppio, quando Sportiello ha effettuato un grande intervento per fermare la sua conclusione che sembrava vincente.
Allora Baroni si è convinto che forse il pareggio era ancora alla portata della sua modesta squadra e ha rinforzato l'attacco con Pinamonti, giocatore giovane e vivace, che qualche preoccupazione ai nostri difensori l'ha procurata. Ma il Frosinone, pur aumentando un po' lo sforzo offensivo, ha continuato ad essere poco efficace e il Cagliari sembrava destinato a conservare la vittoria con poca fatica. Finché l'espulsione di Faragò ha complicato un po' il finale. Baroni ha messo in campo ancora un altro attaccante (Trotta, che peraltro non ha inciso sull'andamento della gara) e Maran ha risposto rinforzando la difesa con gli inserimenti di Padoin e Deiola al posto di Birsa e Joao. La mossa dell'allenatore rossoblu è stata sufficiente per concludere la disputa senza troppi affanni e garantirci i tre punti che mancavano per potere dire, pur senza la certezza matematica, che la permanenza in serie A è ormai cosa fatta.
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