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1 marzo 2019

Cagliari - Inter 2-1. Grande vittoria

Lo si è capito subito, fin dalla prima azione da rete della partita, che è stata del Cagliari e ha visto come protagonista Joao. Il brasiliano ha giocato fin dall'inizio e per almeno tutto il primo tempo da punta vera (lui non è una punta di ruolo, ricordiamocelo) e da quello squillo di tromba inaugurale si è capito subito che i rossoblu avevano intenzioni molto serie.
Pavoletti non è stato solo là davanti e le due punte sono state spinte sotto da Barella, tornato finalmente agli standard di rendimento che lo hanno portato a diventare il signore del centrocampo azzurro. E sospinte anche da Ionita e da un inesauribile Faragò. Sì, è vero, Faragò nel primo tempo ha sbagliato qualcosa che non è possibile sbagliare, il gol quasi fatto davanti alla porta, ma ha messo in campo tutto quello che i suoi mezzi atletici e tecnici gli consentono di esprimere. Ha corso per tutta la durata della partita e credo che lo si debba elogiare. Anzi, se fossi uno di quei giornalisti che preparano le pagelle gli darei otto senza problemi.
Il centrocampo del Cagliari ha disputato un primo tempo da applausi, perché si è mosso molto e bene, con intelligenza, senza dare troppo spazio di manovra agli avversari e allo stesso tempo senza corrergli dietro a vuoto, risparmiando così energie preziose. Cigarini si è trovato un po' in difficoltà nel faccia a faccia con Nainggolan, ma gli ha comunque reso la vita difficile ed è sempre stato pronto e preciso nel riavviare l'azione offensiva del Cagliari.
Il gol del vantaggio, che a tutti è sembrato di Ceppitelli anche se poi è stato refertato come autogol di Perisic, è arrivato al termine di un periodo di gioco dominato dai rossublu. Il momentaneo pareggio dell'Inter è arrivato solo perché Nainggolan, Perisic e Martinez sono giocatori in grado di fare la differenza appena capita l'occasione, anche quando quell'occasione è in realtà l'unico sprazzo di luce capitato ai nerazzurri nel primo tempo.
Devo ammetterlo, a quel punto ho pensato che il Cagliari si sarebbe impaurito e tirato indietro. Ma mi sbagliavo e non sono mai stato così felice di sbagliarmi. L'Inter ha provato a ruggire, a mettere paura, a proseguire nell'attacco per ribaltare il risultato, ma questa volta il Cagliari ha tenuto botta e subito ha ripreso a macinare il suo gioco.
Finché è arrivato un altro ruggito, ben più fragoroso. Qualcuno e più di qualcuno era arrivato a definirlo quasi un mezzo bidone, perché sembrava che sapesse segnare solo di testa. Aveva già dimostrato di sapere segnare anche di piede, ma stasera lui, il Pavoloso, per togliere ogni dubbio agli scettici più irriducibili, ha colpito al volo un pallone servitogli da un ritrovato Srna su iniziativa di Faragò (ancora lui!) e lo ha trasformato in un fulmine che ha lasciato il portiere ospite fisso come in una fotografia.
A quel punto bisognava aspettare il comportamento del Cagliari nel secondo tempo. Diverse volte, come la settimana scorsa a Genova, i rossoblu si sono dimenticati di scendere in campo nella ripresa. Anche oggi in realtà il secondo tempo non è stato giocato con lo stesso furore del primo e l'Inter è riuscito a prendere più campo. Però stasera il Cagliari non è crollato. E' riuscito comunque a conservare la lucidità e la determinazione per restare sempre presente di fronte al tentativo di rimonta degli avversari. Ha sofferto, è stato aiutato da un po' di fortuna su quel tiro velenoso di Martinez, poi avrebbe potuto chiudere addirittura in anticipo con il calcio di rigore conquistato da Despodov e fallito da Barella...
Non importa. Oggi il Cagliari ha giocato una partita di grande spessore mentale e anche tattico, atletico e anche con diversi spunti tecnici notevoli, da vera squadra di serie A. Oggi i rossoblu sono stati superiori all'Inter.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ero soddisfatto anche dopo l’ingiusta sconfitta di Genova e la vittoria vs Parma. Oggi avevamo la squadra tipo e anche qualcosa in più rispetto all’Inter (il ricordo di Astori, la fame di punti, il periodo nero dell’Inter per l’affaire Icardi). La squadra ha giocato bene il I tempo, meno il secondo quando li ho visti troppo schiacciati.---- Ma con un Pavoletti in forma e soprattutto un super Cragno così (quest’anno è il migliore secondo me) bisogna fare una partita sopra la media per batterci a Cagliari Leggo purtroppo che Cragno e Barella partiranno a giugno… rimpiazzarli adeguatamente, qualsiasi cifra ci daranno, non sarà semplice.

Anonimo ha detto...

E' vero, secondo tempo meno bene, ma questa volta non è stato il secondo tempo di Genova o di altre volte. Stavolta il Cagliari è stato presente fino all'ultimo minuto di gioco. Così ha evitato di cedere, con la testa.

Anonimo ha detto...

In realtà ho l’impressione che il Cagliari non riesca a resistere oltre un tempo con la stessa intensità: colpa della preparazione di Maran o del materiale di base o dei troppi infortuni… non sono in grado di dirlo. Con l’Atalanta in Coppa Italia abbiamo cercato di mantenere il suo ritmo nel I tempo e nel II tempo siamo scoppiati… in ogni caso non ricordo quest’anno due tempi consecutivi del Cagliari… Questa volta è andata bene, altre volte meno. Anche con la Roma (mi sembra) se loro non si fossero addormentati noi non saremmo passati.

Campagna acquisti: Pellegrini a me piace… fa un sacco di errori ancora ma corre e costruisce… è quello che ci serviva.

Thureau si è fatto subito male… è la fotocopia di Pavoletti… in prospettiva potrebbe dare una mano se non si fosse fatto male… gli altri ohibò… subito infortunati…. E qui mi viene il sospetto che o non sappiamo comprare (ma quello c’era sul mercato) o che Maran li spreme troppo (ma se non li spreme, che li abbiamo presi a fare). Joao e Cragno sono i miei fari… Barella è bravo ma comincia a tirarsela, gli altri buoni gregari…. Padoin mi piace assai per il sacrificio.

Anonimo ha detto...

Pellegrini sì, è il terzino che ci mancava da troppo tempo, dai tempi della Torpedine di Buggerru, anche se per ora il giovane della Roma non è all'altezza di Pusceddu. Comunque, purtroppo è solo in prestito...

Anonimo ha detto...

Ahimè