Un
articolo di Roberto Carta uscito oggi su Cagliari News 24.com ragiona
sulla prossima partita del Cagliari in casa del Bologna,
mettendone in risalto l'importanza nella prospettiva di una salvezza
anticipata (e non sofferta come quella raggiunta in extremis nel
passato campionato). "Per la matematica è ancora presto -
scrive Carta -, ma attualmente sono 9 i punti che separano i sardi
dagli emiliani, terzultimi in classifica e prima squadra retrocessa
se la stagione dovesse finire oggi. Il Cagliari non deve
accontentarsi del pari, ma provare a mettere in campo la stessa
prestazione vista pochi giorni fa alla Sardegna Arena. Andare
a +12 (13 virtuali con il vantaggio negli scontri diretti)
a undici giornate dalla fine del campionato, con al momento altre tre
squadre in mezzo, rappresenterebbe una grossa fetta di salvezza".
E poi aggiunge che però non sarebbe da disdegnare un pareggio,
perché un punto comunque "permetterebbe a Pavoletti e
compagni di restare a +9 con il vantaggio degli scontri diretti
(all’andata finì 2-0)".
L'analisi
è corretta. Anche quest'anno infatti l'obiettivo dei rossoblu è la
permanenza in serie A, da conquistare possibilmente con tranquillità e questo obiettivo si può ipotecare già a Bologna.
Io
però penso che l'importanza della partita di Bologna stia anche in
una prospettiva che guarda al di là del campionato in corso. Ora che il
motore del Cagliari di Maran sta guadagnando giri e promette di
non avere altri brutti singhiozzi, le partite di Bologna e successive
possono essere un banco di prova per cominciare ad assestare la squadra dei
prossimi anni. Giulini, da neo-presidente, aveva detto che l'obiettivo a
lungo termine della società, in
vista del centesimo compleanno del Cagliari, è
quello di costruire, campionato dopo campionato, una squadra in grado
di abbandonare le zone basse della classifica e competere stabilmente
per le posizioni migliori (che significa, intanto, ambire a
disputare i tornei europei).
Se
da qui alla fine del campionato noi vedremo i rossoblu giocare su
livelli paragonabili a quelli delle gare contro Parma e Inter, allora
si potrà dire che il progetto ambizioso di Giulini ha almeno delle solide
fondamenta, fermo restando che la società poi dovrà essere capace di terminare la costruzione dell'edificio con investimenti adeguati nel mercato.
Andrea Mereu, uno dei più seguiti youtuber rossoblu, presentando la partita che il Cagliari giocherà al Dall'Ara, ha messo in risalto soprattutto la necessità che la squadra di Maran faccia una nuova grande prestazione sotto l'aspetto mentale. Credo che tutti possiamo concordare con Andrea, perché proseguire con la mentalità giusta, quella che si è vista contro l'Inter, ormai lo sappiamo, è la prima cosa per conquistare un risultato positivo.
A Bologna il Cagliari dovrà fronteggiare mentalmente anche un elemento di imprevedibilità, perché io credo che non sia scontato il modo in cui Mihailovic vorrà affrontare la partita. E cioè, sceglierà l'attacco all'arma bianca, sperando di fare cedere subito una difesa che spesso ha preso gol nel primo quarto d'ora di gioco, oppure sceglierà un attacco più ragionato e prudente, temendo (anche se non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura) la motosilurante che ha appena affondato la corazzata di Spalletti? Naturalmente i rossoblu dovranno essere pronti a stare in partita in tutti e due i casi, ma il dubbio sulla modalità tattica che il Bologna sceglierà di adottare, secondo me aumenterà la pressione psicologica sulla squadra di Maran.
Andrea ha pure affermato che il Cagliari dovrebbe scendere sul terreno del Dall'Ara per vincere la partita, perché i tre punti presi alla terzultima in classifica varrebbero già un anticipo di salvezza virtuale. Io sarei pronto a firmare una cambiale in bianco per una vittoria, però non sono sicuro che questi siano i piani della squadra. E questo al di là delle dichiarazioni fatte dai nostri giocatori e di quelle che Maran potrebbe fare nella conferenza stampa del pre-partita (magari sorprendendo tutti). Io ragiono su quanto abbiamo visto finora, perché in trasferta il Cagliari non si è espresso ad alti livelli, al massimo ha fatto mezze buone partite, come a Ferrara (nel girone d'andata) o come nel primo tempo di Genova contro la Samp. Per questo penso che Maran non chiederà ai suoi ragazzi la vittoria come primo obiettivo.
Detto questo, è chiaro che tutti noi tifosi ci aspettiamo che il Cagliari dimostri di avere ormai acquisito la mentalità giusta di cui si diceva prima, sia per raggiungere l'obiettivo immediato e cioè staccare definitivamente o tenere alla distanza attuale i bolognesi, sia (io mi permetto di dire soprattutto) per dare continuità a quel percorso che guarda anche al futuro, di cui ho parlato nella prima parte del post.
Detto questo, è chiaro che tutti noi tifosi ci aspettiamo che il Cagliari dimostri di avere ormai acquisito la mentalità giusta di cui si diceva prima, sia per raggiungere l'obiettivo immediato e cioè staccare definitivamente o tenere alla distanza attuale i bolognesi, sia (io mi permetto di dire soprattutto) per dare continuità a quel percorso che guarda anche al futuro, di cui ho parlato nella prima parte del post.
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